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Canarie,
Pico de Teide |
Riprendiamo la navigazione verso le Bocche di Bonifacio, Corsica,
Costa Azzurra, Porquerolles, Marsiglia poi l'attraversamento del
golfo del Leone ed il passaggio del rabbioso Cap Creus che per l'occasione
non s'infuria, regalandoci un buon vento sino a Palamos in Spagna.
Qualche giorno di relax a Barcellona, poi di nuovo in navigazione
verso Valencia e le Isole Baleari dove si svolgeranno le crociere
estive. Alla fine di aprile 2000 ci spostiamo a San Juan nell'isola
di Portorico per partecipare a OpSail 2000 il più grande
evento velico nella storia. La fine dell'estate e l'inizio dell'autunno
1997 ci vedono veleggiare nel mare di Alboran verso Gibilterra e
Ceuta, uscire dalla porta del Mediterraneo per dirigere a nord alla
volta di Cadice e poi la magica risalita del Rio Guadalquivir sino
a Siviglia.
Devo ammettere che la stupenda città, la cordialità,
la voglia di vivere e divertirsi degli Andalusi, il parco naturale
che circonda il Rio Guadalquivir mi hanno incantato e decido di
trascorrere l'inverno a Siviglia. La feria di aprile lascerà
un ricordo indelebile, ma nuovi posti ci attendono, quindi, rotta
ad ovest verso l'Algarve in Portogallo. Le condizioni meteo nella
primavera del 1998 non sono clementi, le piogge sono all'ordine
del giorno, quindi il nostro ricordo dell'Algarve non è entusiasmante.
Ridiscendiamo verso Cadice ed effettuiamo una serie di crociere-scuola
entrando ed uscendo dallo stretto di Gibilterra con le sue improvvise
nebbie e le violente burrasche, quindi ci prepariamo per la navigazione
oceanica che ci condurrà alle Canarie.
Prima non manchiamo di visitare Tangeri in Marocco dove il profumo
delle spezie, i colori, la Medina, il formicolare delle persone
ti avvolgono in un'atmosfera molto diversa da quella europea; questa
non è la prima volta che faccio scalo a Tangeri, vi sono
già sostato nel 1985, ma nulla è cambiato, qui il
tempo pare essersi fermato.
Prossimo scalo Casablanca, anch'essa immutata, a parte l'enorme
moschea sul mare, lo yacht club già allora fatiscente
è ora quasi completamente diroccato. Vi sostiamo per alcuni
giorni e l'ospitalità che riceviamo ci lascerà un
buon ricordo. La discesa verso Lanzarote, l'isola più orientale
delle Canarie, è veloce e in circa tre giorni arriviamo ad
Arecife, capitale dellisola di Lanzarote, dove iniziano le
crociere estive del 1998. In estate, il vento non manca e tra un'isola
e l'altra non è raro registrare venti a 30 nodi.
Le Canarie si sono rivelate una piacevole scoperta; a dispetto
dello stereotipo di isole da "vacanza-premio", queste
isole hanno un'anima e basta allontanarsi pochi chilometri dai "centri
di abbronzatura" per incontrare una natura selvaggia, austera,
affascinante. Nei due mesi di navigazione alle Canarie ho visto
paesaggi lunari, dune da deserto del Sahara, strapiombi da Montagne
Rocciose, villaggi bianchissimi racchiusi da estesi palmeti, foreste
e boschi incantati delle fiabe della nostra infanzia.
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